Ciclo estrale e gravidanza, nella cagna, sono componenti essenziali per il successo della selezione. L’allevatore deve conoscerli alla perfezione (e non si tratta di scienze astronomiche) per garantire a sé stesso le massime chances di riuscita.
Iniziamo a capire come funziona. Quello della cagna si chiama ciclo estrale (non mestruazione: infatti, nelle specie animali che non siano i primati – uomo e scimmie – non avviene alcun ricambio dell’endometrio, ed il sanguinamento è dovuto solo all’imbibizione dei tessuti utero-vaginali ad opera degli estrogeni).
Il ciclo estrale, dunque, si divide in 4 fasi:
- Proestro: i livelli di estrogeni salgono e la cagna mostra i classici segni del “calore”, ovvero sanguinamento vulvare, edema dei genitali e attrae i maschi. Questa fase dura dai 9 agli 11 giorni.
- Estro: i livelli di progesterone salgono, la femmina è ora disponibile all’accoppiamento, ed in questa fase avviene l’ovulazione. Anche l’estro dura dai 9 agli 11 giorni.
- Diestro: la femmina non è più disposta all’accoppiamento, se è avvenuto un accoppiamento e la femmina è rimasta gravida questa fase coincide con la durata della gravidanza, ovvero 57-63 giorni. Nella cagna questa fase dura comunque questo numero di giorni, anche se non si ha gravidanza, ed è uno stadio obbligatorio, entro il quale il progesterone è l’ormone dominante.
- Anaestro: fase che si pone quale intermezzo fra un ciclo estrale e l’altro, che dura 4-5 mesi. Rappresenta il periodo entro il quale la cagna resta in “silenzio riproduttivo”, i suoi ormoni sessuali tornano a livelli basali e non si hanno evidenze di disponibilità alle attenzioni del maschio.
Riepilogando, l’estro dura approssimativamente tre settimane, ed è il momento entro cui effettuare l’accoppiamento se si desidera una cucciolata.
Curiosità per la cagna: durante l’estro, una cagna può accoppiarsi a maschi diversi, e rimanere gravida di ognuno di loro!
Dunque, avere una cucciolata con più padri è possibile. Discuteremo di questo argomento in un articolo dedicato.
L’accoppiamento in sé può essere abbastanza “curioso” per chi non è avvezzo alle sue dinamiche. Gli allevatori lo conoscono bene, e sanno che, dopo la monta, i partners rimangono legati schiena contro schiena, in un “nodo copulatorio” che consente la deposizione del materiale seminale in vagina profonda, aiutando gli spermatozoi a raggiungere più facilmente l’ostia cervicale per entrare in utero e progredire verso la sede nella quale avverrà la fecondazione dell’ovocita femminile.
L’accoppiamento va sempre condotto in aree prive di stress per i due partners. Siate pazienti e sappiate attendere: maschi non esperti potrebbero metterci “un po'” a capire come comportarsi esattamente…
In un altro articolo, discutiamo di tempistiche della gestazione nella cagna, attraverso una tavola illustrata di tutti gli avvenimenti che si susseguono dall’accoppiamento al parto.
Parleremo anche, insieme ai nostri Medici Veterinari Specialisti, di anomalie del ciclo estrale e di problemi al parto, per cui non perdetevi i nostri articoli.
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