In alcuni soggetti, tempi di astinenza sessuale prolungati possono determinare stasi epidimale e la formazione di granulomi. Un test addizionale, quello della Fosfatasi Alcalina, permette di stabilire se questa condizione è la causa della transitoria oligozoospermia del cane, e dunque dell’ipofertilità.
Una conta spermatica ridotta può aversi se il cane soffre di problemi tiroidei. In tal caso, lo Specialista potrà prescrivere esami addizionali e terapie mirate al trattamento del problema. Inoltre, è possibile fornire al cane integrazioni nutrizionali naturali mirate a migliorare la concentrazione e la morfologia spermatica, accanto ai trattamenti farmacologici.
3. Malattia
Da allevatori responsabili, non vogliamo certo che il cane si accoppi se non sta bene… qualsiasi animale utilizzato in riproduzione deve essere clinicamente sano, vaccinato e privo di parassiti (sia interni che esterni).
Ma come, esattamente, una patologia può incidere sulla fertilità? Esistono studi scientifici a riguardo, e nello specifico sulla Babesiosi, o malattia protozoaria trasmessa dalle zecche, responsabili anche di Rickettsiosi, Ehrlichiosi e Anaplasmosi, che aggredisce i globuli rossi del cane. In questo studio si evince chiaramente come un cane affetto da patologie parassitarie del circolo ematico possa mostrare scarsa motilità seminale e difetti nella morfologia della testa dello spermatozoo.
Un’altra malattia assolutamente da non sottovalutare è la Mycoplasmosi. Tale patologia causa infertilità, con sintomatologia variabile da orchiti, dermatosi a carico dello scroto e prostatiti. Altresì, a carico degli spermatozoi, osserviamo scarsa motilità e danni autoimmuni rivolti alla linea germinale.
Ultimamente si parla spesso e parecchio di Brucellosi. Questa patologia causa serie problematiche di fertilità sia alla sfera maschile che a quella femminile. I maschi affetti da Brucellosi sviluppano quasi sempre infezioni testicolari.
4. Prostatite
La prostatite è una patologia che causa sempre problemi a livello di fertilità nel cane maschio. La prostata è una ghiandola che produce un liquido il cui ruolo è quello di nutrire gli spermatozoi e fornire un veicolo fluido entro il quale muoversi velocemente in vagina verso l’ostio cervicale e, successivamente, verso l’ovocita da fecondare.
Una serie di microrganismi è in grado di causare infezioni a carico di questa importante ghiandola: E. coli, Stafilococchi e Mycoplasmi. Quando la patologia è avanzata e grave, il cane si presenta abbattuto, ipertermico e dolorante.
Se sospetti una condizione simile nel tuo riproduttore, ti consigliamo di rivolgerti al più presto al tuo Medico Veterinario di fiducia.
5. Brucellosi
Merita menzione apposita questa malattia, data la sua rilevanza epidemiologica. Colpisce sia i maschi che le femmine e nel maschio, in particolare, causa orchiti, epididimiti, prostatiti. Di conseguenza, si osserva riluttanza all’accoppiamento dovuta al dolore, che può estendersi a collo e arti. La prevenzione e il controllo periodico sono fondamentali, in quanto dall’infezione alla comparsa dei sintomi possono trascorrere anche parecchi mesi. Il cane affetto presenta escrezione batterica nel seme, nelle urine e nel secreto nasale, risultando infettivo per altri cani.
Il trattamento della patologia è lungo e complesso, e richiede antibiotici. La patologia va segnalata ai Dipartimenti di Prevenzione, poiché pericolosa anche per l’uomo ed i cani affetti dovrebbero essere esclusi dalla riproduzione.
6. Utilizzo insistente (overbreeding)
Alcuni allevatori non fanno attenzione ad evitare un utilizzo troppo frequente del proprio riproduttore in selezione. Anche se teoricamente un maschio può riprodursi spesso, gli allevatori responsabili attendono almeno un giorno fra una monta e l’altra.
L’utilizzo molto frequente di uno stallone in riproduzione non solo compromette la qualità dell’eiaculato e ne riduce la quantità, ma stressa fortemente il cane.
Un servizio stallone intensivo può stancare il cane, e renderlo riluttante ad accoppiarsi. Tu per primo conosci bene il tuo maschio ed i suoi tempi e limiti, perciò presta attenzione ai dettagli.
7. Impedimenti anatomici
Quando vi è differenza di taglia fra i partners, il maschio avrà difficoltà a penetrare la femmina. In questi casi, se non è disponibile una femmina adeguata alla taglia del maschio, sarà difficile ottenere una monta naturale.
Sorvolando sulle implicazioni etiche della cosa, l’unica alternativa è la fecondazione assistita.
8. Incidenti durante la monta
Si deve supervisionare ogni accoppiamento, per evitare incidenti. Il proprietario deve essere sempre presente e attento, per evitare che si verifichino problemi al momento del nodo copulatorio. Una lesione che avviene durante la copula può segnare il cane sia fisicamente che psicologicamente.
9. Scarsa libido
Come è noto, lo scarso desiderio sessuale nel cane è spesso conseguenza di traumi. Tuttavia, può svilupparsi anche a seguito di carenze ormonali. L’ipoandrogenismo è una di queste, ovvero la carenza di testosterone. Conosciamo due sottotipi di questa condizione ormonale: primario e secondario.
Nei casi di ipoandrogenismo primario, la sintomatologia clinica è data da perdita di pelo, scarsa libido e assenza di spermatozoi nell’eiaculato o quantità ridotta (azoospermia o oligozoospermia).
Al contrario, l’ipoandrogenismo secondario è la conseguenza di altre endocrinopatie come iperadrenocorticismo o ipotiroidismo. I sintomi in genere si iniziano a vedere alla pubertà: il cane presenta una taglia inferiore agli altri maschi della sua stessa razza, ha testicoli di dimensioni inferiori alla norma e non alza la gamba per urinare.
10. Modificazioni comportamentali
Non tutti i maschi mostrano modifica nel comportamento dopo aver coperto delle femmine, ma alcuni tendono a sviluppare notevole territorialità. La competizione con altri maschi nello stesso branco, la presenza di cani e persone non usuali, e altre concomitanti evenienze possono rappresentare motivo di ansia per un cane territoriale. Questo lo porterà a non concludere correttamente un accoppiamento.
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